- La Municipàl
- >
- Bellissimi Difetti
- >
- Italian Polaroid
Testo Italian Polaroid
Testo Italian Polaroid
Ludovica continuava a perdere lezioni
Non si svegliava ed arrivava tardi all'università
Lavorava all'ARCI di quartiere certe sere
Quanta musica ascoltava, quanta vita che vedeva
Giulio invece era rinchiuso dentro al suo computer
Amava i giochi, il porno e i manga, era un esperto di sociopatia
Sua madre non capiva, suo padre non sapeva Li aveva abbandonati già un ventennio prima
Lei non ci credeva più
E beveva, beveva un'altra tequila
Non ci sperava più
E fumava, fumava finché non crollava
Lei non ci credeva più
E restarono a mollo a guardare la luna
Che non tramonta, che non tramonta più
Ludovica continuava a mettere su chili
Non si guardava più allo specchio e neanche si toccava più
E cominciò ad avere una brutta sensazione
Quando finì per vomitare addosso ad un corriere
Giulio invece prese coraggio e cominciò ad uscire
Riuscì a portarsi a letto tre straniere obese dell'Erasmus Park
E si meravigliava dell'utilità del suo virtuale
E di guardare mille serie nella lingua madre
Lei non ci credeva più
E beveva, beveva un'altra tequila
Non ci sperava più
E fumava, fumava finché non crollava
Lei non ci credeva più
E restarono a mollo a guardare la luna
Che non tramonta, che non tramonta
Ludovica non voltarti, non ti vergognare
Tra le aiuole in Via Bologna c'è il tuo spacciatore
Andiamo a prenderci un panino in Viale Giardiniere
Ti porto a prendere per culo i turisti in riva al mare
Ludovica, tanto Giulio si comincerà presto a fare
Ludovica non voltarti, non ti vergognare
Per quei due o tre soldi dati alla zingara in centrale
Ludovica non voltarti, non ti vergognare
Per quei due o tre soldi dati alla zingara in centrale
Non si svegliava ed arrivava tardi all'università
Lavorava all'ARCI di quartiere certe sere
Quanta musica ascoltava, quanta vita che vedeva
Giulio invece era rinchiuso dentro al suo computer
Amava i giochi, il porno e i manga, era un esperto di sociopatia
Sua madre non capiva, suo padre non sapeva Li aveva abbandonati già un ventennio prima
Lei non ci credeva più
E beveva, beveva un'altra tequila
Non ci sperava più
E fumava, fumava finché non crollava
Lei non ci credeva più
E restarono a mollo a guardare la luna
Che non tramonta, che non tramonta più
Ludovica continuava a mettere su chili
Non si guardava più allo specchio e neanche si toccava più
E cominciò ad avere una brutta sensazione
Quando finì per vomitare addosso ad un corriere
Giulio invece prese coraggio e cominciò ad uscire
Riuscì a portarsi a letto tre straniere obese dell'Erasmus Park
E si meravigliava dell'utilità del suo virtuale
E di guardare mille serie nella lingua madre
Lei non ci credeva più
E beveva, beveva un'altra tequila
Non ci sperava più
E fumava, fumava finché non crollava
Lei non ci credeva più
E restarono a mollo a guardare la luna
Che non tramonta, che non tramonta
Ludovica non voltarti, non ti vergognare
Tra le aiuole in Via Bologna c'è il tuo spacciatore
Andiamo a prenderci un panino in Viale Giardiniere
Ti porto a prendere per culo i turisti in riva al mare
Ludovica, tanto Giulio si comincerà presto a fare
Ludovica non voltarti, non ti vergognare
Per quei due o tre soldi dati alla zingara in centrale
Ludovica non voltarti, non ti vergognare
Per quei due o tre soldi dati alla zingara in centrale
Lyrics powered by LyricFind
- Testi Lucio Battisti
- Testi Negramaro
- Testi Renato Zero
- Testi Gigi D'Alessio
- Testi Alessandra Amoroso
- Testi Canzoni Napoletane
- Testi Eros Ramazzotti
- Testi Elisa
- Testi Biagio Antonacci
- Testi Cesare Cremonini