Traduzione St. Jame Avenged Sevenfold
- Artista: Avenged Sevenfold
- Titolo Originale: St. Jame
- Titolo Tradotto: St.Jame
Traduzione St. Jame
Questa è la storia di un uomo
che ha conquistato la vita con un drink in mano
Nave senza equipaggio
Contraddistinto da genialità, ben utilizzata,
ma un po’ incompreso da alcuni
Si erano sbagliati fin troppe volte prima
A volte i nostri santi son peccatori, confondono le linee e aprono la strada,
la loro strada.
Sollevano l’inferno e i bicchieri in segno di riverenza,
le vite senza paura dei nostri grandi santi - i nostri santi
Non era mai un estraneo in tarda notte
a morsi, scazzottate e pinte vuote,
altezze inarrivabili
Ha condotto con le canzoni,
hanno cantato insieme, creato legami che resistono forti
Alcuni erano giusti altri sbagliati
A volte i nostri santi son peccatori,
confondono le linee e aprono la strada,
la loro strada. Sollevano l’inferno e i bicchieri in segno di riverenza,
le vite senza paura dei nostri grandi santi - i nostri santi
È vicino al mare e alla fine delle notti
che il peccato e la bevuta iniziano
Proprio quando aveva quella certa luce dentro la sua testa,
per ogni sussurro avrebbe voluto urlare,
per ogni progetto ha condiviso un drink.
Per ogni dolore c’è una luce dal nostro St. James.
Sul mare, dalla scogliera lui osserva,
aspetta la notte per vedere
il giorno, a modo suo
L’ultima chiamata troverà tutti noi
ma c’è una luce che apre la strada, la nostra strada.
A volte i nostri santi son peccatori,
confondono le linee e aprono la strada,
la loro strada.
Sollevano l’inferno e i bicchieri in segno di riverenza,
le vite senza paura dei nostri grandi santi - i nostri santi
che ha conquistato la vita con un drink in mano
Nave senza equipaggio
Contraddistinto da genialità, ben utilizzata,
ma un po’ incompreso da alcuni
Si erano sbagliati fin troppe volte prima
A volte i nostri santi son peccatori, confondono le linee e aprono la strada,
la loro strada.
Sollevano l’inferno e i bicchieri in segno di riverenza,
le vite senza paura dei nostri grandi santi - i nostri santi
Non era mai un estraneo in tarda notte
a morsi, scazzottate e pinte vuote,
altezze inarrivabili
Ha condotto con le canzoni,
hanno cantato insieme, creato legami che resistono forti
Alcuni erano giusti altri sbagliati
A volte i nostri santi son peccatori,
confondono le linee e aprono la strada,
la loro strada. Sollevano l’inferno e i bicchieri in segno di riverenza,
le vite senza paura dei nostri grandi santi - i nostri santi
È vicino al mare e alla fine delle notti
che il peccato e la bevuta iniziano
Proprio quando aveva quella certa luce dentro la sua testa,
per ogni sussurro avrebbe voluto urlare,
per ogni progetto ha condiviso un drink.
Per ogni dolore c’è una luce dal nostro St. James.
Sul mare, dalla scogliera lui osserva,
aspetta la notte per vedere
il giorno, a modo suo
L’ultima chiamata troverà tutti noi
ma c’è una luce che apre la strada, la nostra strada.
A volte i nostri santi son peccatori,
confondono le linee e aprono la strada,
la loro strada.
Sollevano l’inferno e i bicchieri in segno di riverenza,
le vite senza paura dei nostri grandi santi - i nostri santi
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