Traduzione Comme Des Enfants En Cavale Alexandre Poulin
- Artista: Alexandre Poulin
- Titolo Originale: Comme Des Enfants En Cavale
- Titolo Tradotto:
Traduzione Comme Des Enfants En Cavale
Sono figlio dell'inverno
E tu figlia del San lorenzo
I nostri sogni a tracolla
Non abbiamo paura del forte vento
Ma i venditori di futuro
Vorrebbero farci credere
Che non abbiamo niente da dire Quando scriviamo la nostra storia
Io non mi voglio spegnere
E rientrare nei ranghi
Dove i vizi sono gli stessi
E i sogni su un banco
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Come dei bambini in fuga
Che si rifiutano di dormire
Quando si spegne la loro stella
E bisognerebbe restare svegli
Allora partiamo insieme
Verso contee selvagge
Dove la gente ci assomiglia
E hanno tutti una sola faccia
All inzio saremo soli
Poi verranno a migliaia
A credere che la bussola
Non e solo regolata
E io non posso dirti
Cosa ne sarà del domani
Ma a temere il peggio
So che no si ottiene nulla
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Non ho paura del cammino
Delle sorprese sulla via
Ho superato il dubbio
Tra le linee della tua mano
Ma non ho mai voluto
Una vita nei bagaglk
Preferisco sorridere all ignoto
Se l ignoto a il tuo viso
Io so che il giorno passa
E che quasi non ritorna
Che il tempo ci intreccia
Per renderci alla terra
E poiché si diventa
Polvere con il tempo
Domani non saremo niente
Ma oggi siamo vivi
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Perché il tuo cuore è una poesia
Che rima sotto le mie dita
Che i tuoi si impigliano
Danzando sulla mia voce
Lascia che ti dica
Non siamo noi i cattivi
Lo dicono in migliaia
E a rispondere presente
E tu figlia del San lorenzo
I nostri sogni a tracolla
Non abbiamo paura del forte vento
Ma i venditori di futuro
Vorrebbero farci credere
Che non abbiamo niente da dire Quando scriviamo la nostra storia
Io non mi voglio spegnere
E rientrare nei ranghi
Dove i vizi sono gli stessi
E i sogni su un banco
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Come dei bambini in fuga
Che si rifiutano di dormire
Quando si spegne la loro stella
E bisognerebbe restare svegli
Allora partiamo insieme
Verso contee selvagge
Dove la gente ci assomiglia
E hanno tutti una sola faccia
All inzio saremo soli
Poi verranno a migliaia
A credere che la bussola
Non e solo regolata
E io non posso dirti
Cosa ne sarà del domani
Ma a temere il peggio
So che no si ottiene nulla
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Non ho paura del cammino
Delle sorprese sulla via
Ho superato il dubbio
Tra le linee della tua mano
Ma non ho mai voluto
Una vita nei bagaglk
Preferisco sorridere all ignoto
Se l ignoto a il tuo viso
Io so che il giorno passa
E che quasi non ritorna
Che il tempo ci intreccia
Per renderci alla terra
E poiché si diventa
Polvere con il tempo
Domani non saremo niente
Ma oggi siamo vivi
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Ta da da da da da
Ta da da da
Perché il tuo cuore è una poesia
Che rima sotto le mie dita
Che i tuoi si impigliano
Danzando sulla mia voce
Lascia che ti dica
Non siamo noi i cattivi
Lo dicono in migliaia
E a rispondere presente
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